Antonella Belviso
Italian Painter
Sono una pittrice di arte figurativa e concettuale che indaga il mondo interiore delle persone: i loro sogni, le aspirazioni e ciò che le rende uniche.
Ritraggo i corpi e i dettagli che sono al centro della mia ricerca artistica e che guidano e danno forma alla mia pittura.
Nelle mie opere suggerisco un approccio diverso alla vita: più positivo e introspettivo. Invito a cercare sé stessi e a scoprire le sfumature dell’esistenza, qui e ora, data la fugacità del tempo e l’imprevedibilità del destino.
Nelle mie opere l’arte diventa un cammino interiore, un mezzo per ritrovare la propria autenticità e riconnettersi con la bellezza che permea ogni istante.
Da qualche anno ho cominciato a sperimentare il mondo delle colate che alla fine hanno avvolto la parte figurativa e a olio dei miei lavori. Ho sentito l’esigenza di ritrovare quell’energia vibrante dei colori che ero solita utilizzare quando, all’inizio del mio percorso, la mia pittura era astratta, per poi accostarla alla tonalità della pelle più delicata. Di immergere le figure umane, in macchie di colore che ora ne diventano lo sfondo.
L’astrattismo delle colate è diventato una parte fondamentale del mio lavoro. Questi fiumi di colore acrilico circondano la componente figurativa centrale più ragionata e dettagliata, creando un’interazione tra l’imprevedibilità e la mutevolezza della vita e il desiderio di controllo.
L’atto di versare il colore sulla tela, oltre che fisico, è quindi concettuale: carico di tensione, proprio perché implica l’impossibilità di guidare completamente la materia che dà vita a un risultato inaspettato.
Mi sono avvicinata al mondo della ceramica e del legno, tanto che le mie opere più recenti ne portano evidenti contaminazioni. Oggi realizzo opere con materiali misti che non si sovrappongono, ma si accostano, cercando un’armonia bilanciata l’uno con l’altro.
Ho sempre pensato che la mia voglia di esplorare e di trovare soluzioni, sia nel concetto che lega ogni mio singolo progetto, sia nel dialogo fra i materiali che utilizzo, sia nell'interazione con lo spettatore, derivi dalla mia prima professione di pubblicitaria, che mi ha vista art director per anni nella città di Milano.
Avendo comunicato per lungo tempo con un linguaggio strettamente connesso a quello degli altri, ora la mia arte è diventato uno spazio più libero e personale, in cui posso cercare i significati delle cose, i simboli e il tono con cui esporle.
Ritengo che la mia pittura risenta dell’influenza del movimento surrealista poiché i miei lavori sono spesso dei viaggi immaginari in territori mentali ed emotivi che trascendono la realtà oggettiva.
Ritraggo i corpi e i dettagli che sono al centro della mia ricerca artistica e che guidano e danno forma alla mia pittura.
Nelle mie opere suggerisco un approccio diverso alla vita: più positivo e introspettivo. Invito a cercare sé stessi e a scoprire le sfumature dell’esistenza, qui e ora, data la fugacità del tempo e l’imprevedibilità del destino.
Nelle mie opere l’arte diventa un cammino interiore, un mezzo per ritrovare la propria autenticità e riconnettersi con la bellezza che permea ogni istante.
Da qualche anno ho cominciato a sperimentare il mondo delle colate che alla fine hanno avvolto la parte figurativa e a olio dei miei lavori. Ho sentito l’esigenza di ritrovare quell’energia vibrante dei colori che ero solita utilizzare quando, all’inizio del mio percorso, la mia pittura era astratta, per poi accostarla alla tonalità della pelle più delicata. Di immergere le figure umane, in macchie di colore che ora ne diventano lo sfondo.
L’astrattismo delle colate è diventato una parte fondamentale del mio lavoro. Questi fiumi di colore acrilico circondano la componente figurativa centrale più ragionata e dettagliata, creando un’interazione tra l’imprevedibilità e la mutevolezza della vita e il desiderio di controllo.
L’atto di versare il colore sulla tela, oltre che fisico, è quindi concettuale: carico di tensione, proprio perché implica l’impossibilità di guidare completamente la materia che dà vita a un risultato inaspettato.
Mi sono avvicinata al mondo della ceramica e del legno, tanto che le mie opere più recenti ne portano evidenti contaminazioni. Oggi realizzo opere con materiali misti che non si sovrappongono, ma si accostano, cercando un’armonia bilanciata l’uno con l’altro.
Ho sempre pensato che la mia voglia di esplorare e di trovare soluzioni, sia nel concetto che lega ogni mio singolo progetto, sia nel dialogo fra i materiali che utilizzo, sia nell'interazione con lo spettatore, derivi dalla mia prima professione di pubblicitaria, che mi ha vista art director per anni nella città di Milano.
Avendo comunicato per lungo tempo con un linguaggio strettamente connesso a quello degli altri, ora la mia arte è diventato uno spazio più libero e personale, in cui posso cercare i significati delle cose, i simboli e il tono con cui esporle.
Ritengo che la mia pittura risenta dell’influenza del movimento surrealista poiché i miei lavori sono spesso dei viaggi immaginari in territori mentali ed emotivi che trascendono la realtà oggettiva.
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